Scheda n. 3958

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1660-1690

Titolo

Disfida à Battaglia d’una Dama, che sogna

Presentazione

Partitura

Legami a persone

autore incerto: Grossi, Carlo (1634-1688)

Fa parte di

Cantate (n. 3295/2)

Pubblicazione

[S.l. : copista estense, 1660-1690]

Descrizione fisica

C. 7-8v

Filigrana

Non rilevata

Note

Il tit. si ricava dall’intitolazione a c. 7r; ivi, in alto a sinistra: Cantata (altra mano). - Per attribuzione incerta a Carlo Grossi cfr. Repertori bibliografici.

Titolo uniforme

Già udiansi alte querele. Cantata, Disfida a battaglia d'una dama che sogna

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Sirch 1999: p.218

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
S, Già udiansi alte querelle
%C-1$bB@c 4''C8-'F8.A6A4A/4''C8DEFF8-'F/
2.1: (recitativo, c)
Soldato e dove sei
3.1: (arioso, 3)
Che i sdegni e l'ire tue
4.1: (arioso, c)
Sì sìsdegnar m'aggrada
5.1: (aria, fa maggiore, c)
S, Cavalliero or via che fai
%C-1$bB@c 4-8'AB''C'F8-''F/4D8-'F{6B''CDC}4'B/4A
5.2: (aria, fa maggiore, c)
Cavalliero olà che tardi
6.1: (recitativo, c)
Rise Ergindo e Clorilla

Trascrizione del testo poetico

Già udiansi alte querele
Uscir da loco chiuso,
Quando Ergindo confuso
Accorrendo alle grida
Trasse la spada, aprissi il varco e ignuda,
Sopra morbido lino,
Star con volto supino
Vide Clorilla e udiala minacciante
Esagerar così.

“Soldato e dove sei
Ben’io, ben’io saprei
Rintuzzarti l’orgoglio.
Accostati ch’io voglio
Venir teco al cimento
Che i sdegni e l’ire tue già non pavento.

Sì, sì pugnar m’aggrada
Cavalier, tratti qua, snuda la spada!
Che più stai neghittoso! Homai che pensi
Ah, ah più non conviensi
Star a bada. Habbi pur coraggio e lena
Drizza il tuo brando e mena
Colpi audaci ver me che non m’arretro.
Nume guerrier, da te vittoria impetro.

Cavalliero hor via che fai,
Quanto sai
Spingi pur ver me quel ferro,
S’io l’afferro
Diverrà qual cera al sole.
Mie parole
Son veraci e se non trova
Fé la lingua, eccomi in prova.

Cavalliero olà che tardi
I miei guardi
Son di foco e già mi scuoto.
Colpo voto
Non andrà ti sfido a guerra
Vuò che a terra
Se’l cimento a me non nieghi
La tua spada al fin si pieghi.”

Rise Ergindo e Clorilla,
Che di voce era sì più audace e brava,
Tacque ed aperti gli occhi
Fe’ veder che dormendo ella sognava.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-MOe - Modena - Biblioteca Estense e Universitaria
collocazione Mus. F. 1360.2

Scheda a cura di Licia Sirch
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