Scheda n. 6264

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1673-1690

Titolo

La voglio a mio modo / [Carlo Grossi]

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Grossi, Carlo (1634-1688)

Pubblicazione

Copia

Descrizione fisica

C. 49-62

Filigrana

Non rilevata

Note

Per il nome dell’A. cfr. n. 20 ne La cetra d’Apollo di Carlo Grossi, 1673.

Titolo uniforme

La voglio a mio modo. Cantata morale

Organico

Soprano e continuo

Descrizione analitica

1.1: (aria, la maggiore, 6/8)
S, La voglio a mio modo
%C-1$xFCG@6/8 8-8-6-'A8''EEE/{6E'A}8A8-4.-/
2.1: (recitativo, c)
S, Non amarei signora
3.1: Allegrissimo(aria, la maggiore, c)
S, Grandezza bellezza
4.1: (aria, la maggiore, 6/8)
S, Sì la voglio a mio modo
5.1: (recitativo, c)
S, Che pensate sia bellezza
6.1: (aria, mi maggiore, c)
S, La bellezza è un lampo
7.1: (recitativo, c)
S, E poi se fosse ancora
8.1: Vivace(aria, la maggiore, 6/4)
S, Per amore l'Ercole ebreo

Trascrizione del testo poetico

La voglio a mio modo
La voglio così
D’amore lo strale
Fatale è a ogni cor
Non voglio rancor
Né notte né dà [sic]
La voglio a mio modo
La voglio così.

Non amerei signora
S’io credessi goder perpetua pace
Mentre s’il corpo gode
Hor momentanea calma
In eterno alla fin pena poi l’alma.

Grandezza bellezza
E fugge e s’addugge
Piaceri leggieri
Son lampo sì sì.
La voglio a mio modo...

Che pensate che sia
Bellezza in questo mondo
Altro non è ch’un fiore
Che verdeggia col dì col giorno more.
Altro non è ch’un ombra
Che per pochi momenti il volto ingombra.

La bellezza è un lampo instabile
Che nascendo a morir va
Ella è un fumo sempre labile
Ch’il mortal pianger sol fa.
Bello aspetto è un campo florido
Che col sol langue ogni dì
Oggi è vago e diman horrido
Se a un sospir tutto svanì.

E poi se fosse ancora
Eterna la beltà com’è fugace
Sia pur con vostra pace
Non amarei già mai
Poiché donna al mortal dona sol guai.

Per amor l’Ercole ebreo
Fu trofeo di cecità
Così fa bellezza impura
Che quant’è chiara più chi l’ama oscura.
Amò Achille il greco Atlante
Ma penante fu ogni dì
Isvestì [sic] spoglia guerriera
Che spoglia di ragion bellezza altera.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-MOe - Modena - Biblioteca Estense e Universitaria
collocazione Mus.G.306.6

Scheda a cura di Licia Sirch
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